71. Preghiamo con il Servo di Dio
Padre Alberto Beretta
1. Parola del Signore (Luca 9,1-6) |
Convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
2. Dagli scritti di Padre Alberto [Testimonianza, 24] |
In Missione:
Sentire forte il problema delle anime
1° In questi ultimi anni, i servizi aerei, le scuole medie, Banco del Brasile ecc. hanno modificato, per la presenza di tante famiglie provenienti dalla Capitale le esigenze del nostro apostolato anche nelle città all’interno della Prelazia, il nostro “dialogo” deve arrivare a tutte le categorie di persone; si esige dare una formazione spirituale, oltre alla generale, per tutti, una speciale per le singole classi. Se non li tenessimo uniti in qualche attività adatta per loro, biblioteca di libri attraenti per loro, corsi ecc. tipo movimento famigliare cristiano, essi si darebbero completamente alle danze, alcool, partite di caccia ecc. allontanandosi dalla pratica della vita cristiana. Siccome il tempo libero per prepararci, quasi non esiste, là in Missione, ecco che, se dovessi prepararmi ora per la prima volta alla Missione, preparerei un prontuario personale, per la spiegazione della parola di Dio, a tutte le categorie di persone che si incontrano oggi là, tenuto conto della “mentalità, capacità, età, genere di vita di quella gente” (Conc. Vat. II) – compreso la catechesi nelle aldee di indios per i quali, in modo speciale, oltre alla parola, si deve presentare anche la figura (filmino di catechismo, o quadri illustrativi per supplire alla difficoltà loro a comprendere la lingua portoghese.).
2° Il fatto di essere medico o ingegnere ecc., oltre che sacerdote, non dispensa di sentire forte il problema delle anime come lo deve sentire qualunque sacerdote. Ospedale, medicina ecc. passano in seconda linea. In prima linea: anime. Ciò che manca oggi all’America Latina – mi disse sottovoce sulla nave un Padre Benedettino vecchio, reduce dell’Argentina – sono i “Curati d’Ars” – Sono pochissimi i sacerdoti, ma se fossero tutti santi, certamente ci sarebbero più vocazioni indigene, e più vita cristiana. D’accordo con lui, se dovessi iniziare ora la preparazione… mi preoccuperei più che tutto del grado di “grazia”, di vita interiore. Anche con poca preparazione in tutte le altre scienze, ma con tanta santità, meglio raggiungeremmo il fine principale per cui andiamo in missione: fare vivere la gente in Grazia di Dio, suscitare vocazioni e condurli al Sacerdozio. Certamente avrete imparato anche voi, come l’ho imparato io alla vostra età, sui vostri stessi banchi, che il mezzo più certo, matematicamente certissimo per arricchirci del tesoro della grazia, è la S. Messa, partecipata anche solo, nei giorni feriali. Nel momento della Consacrazione è Cristo stesso che chiede e ottiene per noi.
Eppure passando per certe residenze religiose di varie parti del mondo, ho avuto l’impressione che ci sono sacerdoti che pare non lo sappiano, perché, mentre in chiesa si stavano celebrando 3-4 S. Messe contemporaneamente, essi se ne stavano a leggere il giornale, in attesa del loro turno della Celebrazione. Il Sacerdote vale quanto più è grande il suo grado di Grazia, certamente avrà anche più amore allo studio e scienza divina.
3° Come professionista, se dovessi cominciare ora la preparazione, limiterei la preparazione più alla medicina che alla chirurgia. Il tempo per dedicarsi alla chirurgia, finora, quasi non l’ho trovato, eccetto le operazioni indispensabili, di maggiore urgenza. Quasi tutte le ore della giornata passano nell’attendere alla fila dei malati di ogni genere, che, poveretti, vengono da luoghi così lontani, e così necessitati di tutto; ciascuno portando con sé foglietti scritti da altri ammalati che non hanno potuto venire con loro e che supplicano “pelo amor de Deus” di dare a loro la medicina di cui hanno bisogno – e la benedizione di Dio – e così passo quasi tutto il nostro tempo, quando rimaniamo lì nell’Ospedale.
E’ il grado di vita interiore che conta di più per il Missionario; coi sacri poteri che egli ha ricevuto nel giorno della sua Ordinazione, egli compie sull’uomo intero, cioè non solo sulle anime ma anche sui corpi, una azione tanto benefica che non è da paragonarsi neanche lontanamente a quella esercitata da nessuna altra professione umana. Dio trasmette la sua vita divina per mezzo del Sacerdote. Quando i mezzi della medicina umana sono finiti per un malato, il Sacerdote tiene a disposizione l’amministrazione dei Santi Oli, e vede ritornare alla vita, molte volte, una creatura che ormai aveva perduto ogni speranza di vivere.
Il 4 ottobre 1684 Gesù e San Francesco di Assisi sono apparsi a santa Margherita M. Alacoque e Gesù lo diede alla Santa come Maestro nel diffondere la vera devozione al Suo Sacratissimo Cuore. Con questo fatto ha proclamato essere tutto l’Ordine Serafico più simile a Lui e più famigliare. Penso che sia graditissimo a San Francesco che noi abbiamo ad imitarlo, nel diffondere con tutte le nostre forze la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Ho cercato di fare ciò in Sitio Novo (raccomandando il 1° venerdì di ogni mese), la Cappella principale affidata alle mie cure e nelle altre Cappelle dove mi reco una volta al mese organizzando l’Apostolato dell’Orazione: la Consacrazione delle famiglie al S. Cuore, ecc. Spero con questo mezzo, di aver contribuito alla diffusione del francescanesimo.
3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria |
Mia buona Madre del Cielo,
che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario
e assistere alla sua agonia
mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti;
Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù,
non con le parole, ma con le opere,
facendo sempre la volontà di Dio.
Ave, o Maria…
Come possibile non amare una Madre cos buona,
che ha molto sofferto per me?
4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto |
O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre
che si china e si prende cura dei poveri,
dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,
accogli la lode e il ringraziamento
per averci donato in Padre Alberto Beretta
un tuo strumento di amore e di compassione.
Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione
concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.
Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre
e così, nella gioia dello Spirito Santo,
rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit
e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.
Gloria al Padre…
Vice postulazione – Bergamo – 9 luglio 2020