Giugno 2020

Giugno 2020

70. Preghiamo con il Servo di Dio

Padre Alberto Beretta

1. Parola del Signore (Marco 14,22-25)

Mentre mangiavano, [Gesù] prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».

2. Dagli scritti di Padre Alberto [Corpus Domini, 3]

Corpus Domini

Oggi, festa solennissima del Corpo di Dio, la S. Chiesa vuole onorare in modo specialissimo il Sacro Corpo di Gesù Cristo; quel corpo santissimo che fu generato nel seno verginale di Maria SS. per opera dello Spirito Santo e che ora è glorioso in cielo alla destra di suo Padre. Corpo, il più bello di tutte le anime, unito ipostaticamente alla divinità e che qui in terra, è presente nel SS. Sacramento dell’altare; l’oggetto, quindi, della festa di oggi è lo stesso Dio sacramentato, festa eminentemente eucaristica.

A tutti i cattolici, in questo giorno, spetta il dovere di: 

1- adorare il prezioso Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo; 

2- ringraziarlo dei benefici da lui ricevuti nella S. Messa e nella Santa Comunione; 

3- riparare le offese che Gesù riceve nel Santo Sacramento; 

4- chiedere a Gesù Sacramentato le grazie spirituali e temporali di cui abbiamo bisogno. 

Accogliamo l’invito della Chiesa e ai piedi dell’Altare di Dio Eucaristico, offriamogli una grande dimostrazione collettiva di fede, di gratitudine e di amore.

Questa festa avrebbe dovuto essere il Giovedì Santo, che è il giorno in cui Gesù Cristo istituì l’Eucaristia, ma nella Settimana Santa la Chiesa è parata a lutto per celebrare i misteri della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo. Perciò la Chiesa ritenne conveniente celebrare con più solennità questa festa in un altro giorno dell’anno, che è oggi.

Oltre alla Messa solenne, in tutto il mondo si fa la solenne processione eucaristica nella quale il Re dell’amore, nascosto sotto le specie sacramentali, è portato trionfalmente nelle pubbliche vie delle città e dei paesi, tra lo splendore del sacro rito e canti di lode di tutto il popolo cristiano.

Il breve brano del Vangelo di oggi ci ricorda come Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese il pane, e dando grazia lo benedisse e lo spezzò dicendo agli Apostoli: Questo è il mio Corpo!… Allo stesso modo fece con il vino trasformandolo nel suo prezioso e divino Sangue.

C’è un motivo più forte per indurci ad amare ardentemente Gesù che pieno di amore per noi arriva a darsi totalmente sotto le specie del pane e del vino?

Un omaggio di fede, in modo speciale dobbiamo esprimere oggi, a Gesù.  La SS. Eucaristia è chiamata ed è il “Mistero della fede”. La nostra povera intelligenza qui si confonde. Si entra nell’abisso senza fine della sapienza.

Come possa essere presente Gesù nell’ostia consacrata, con il suo corpo, Sangue, anima e divinità dal momento che l’ostia mantiene la sua forma, la sua dimensione, il suo sapore, ma la sostanza non è pane, ma Corpo di Cristo, come Gesù sia presente allo stesso tempo in tutte le ostie consacrate di tutto il mondo, il modo di agire nelle anime. Sono tutti misteri, uno più grande dell’altro.

Non c’è mistero in tutta la nostra religione santissima che esiga una grande fede come questo; qui noi dobbiamo solo credere, credere sempre, credere tutto, appoggiati alle indiscutibili parole di Gesù: “Questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue, la mia carne è veramente cibo, il mio sangue è veramente bevanda”. Qui Egli vuole essere onorato con fede, vuole che noi confidiamo in Lui, che crediamo nella sua parola unicamente per averla Egli affermata.

Purtroppo la fede tra i cristiani non è sempre molto viva: sono indifferenti; la volontà di adorarlo è debole, distrazioni, mancanza di compostezza, ecc. 

Ecco l’importanza di questa solennità eucaristica, con manifestazioni pubbliche di devozione e amore, affinché la fede si rinvigorisca là dove è debole e torni ad ardere nei cuori spenti e Gesù sacramentato riceva l’omaggio di tutte le intelligenze e di tutti i cuori.

Chiediamo oggi perdono e Gesù Sacramentato per tutte le nostre mancanze di fede nel SS. Sacramento, diciamogli che crediamo nella sua reale presenza nell’Eucaristia, e chiediamogli che aumenti in noi la fede.

Omaggio di gratitudine – L’Eucaristia è la più grande delle meraviglie di cui ci ha fatto dono Gesù Cristo: il più grande miracolo e il più grande miracolo operato da Gesù (S. Tommaso). E’ la più grande prova di amore di Gesù per noi. Non esiste al mondo una realtà più grande, più sublime dell’Eucaristia: Dio onnipotente fattosi pane per i suoi servi. S. Agostino afferma che Gesù, pur volendo, non avrebbe potuto darci un dono più grande di questo, lasciandoci tutto se stesso, in corpo, sangue, anima e divinità. Dio, dice S. Giovanni Crisostomo, si dà tutto se stesso, nulla si riserva a sé. Non contento di sacrificare la sua vita per la nostra salvezza, fu costretto, per eccesso di amore, a fare un altro miracolo più grande di tutti gli altri, cioè di dare il suo proprio corpo in cibo. S. Agostino dice: “Non sembra una pazzia dire: mangiate la mia carne, bevete il mio sangue? Come può Egli darci la sua carne da mangiare? si chiedevano i giudei: queste parole sono dure. Ora che gli uomini non potevano immaginare e credere, l’amore di Gesù Cristo escogitò e realizzò.

3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria

Mia buona Madre del Cielo, 

che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario 

e assistere alla sua agonia 

mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti; 

Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù, 

non con le parole, ma con le opere, 

facendo sempre la volontà di Dio. 

Ave, o Maria…

Come  possibile non amare una Madre cos buona,

che ha molto sofferto per me?

4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto

O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre

che si china e si prende cura dei poveri, 

dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,

accogli la lode e il ringraziamento 

per averci donato in Padre Alberto Beretta 

un tuo strumento di amore e di compassione.

Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione 

concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.

Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre

e così, nella gioia dello Spirito Santo,

rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit

e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.

Gloria al Padre…

Vice postulazione – Bergamo – 11 giugno 2020

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