Luglio 2019

63. Preghiamo con il Servo di Dio

Padre Alberto Beretta

Gesù disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete. La vita infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito. Guardate i corvi: non séminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Quanto più degli uccelli valete voi! Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto? Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano. Eppure io vi dico: neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così bene l’erba nel campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede. E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia: di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.

Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.

Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.

Le Beatitudini

Il Signore ci indica il cammino della felicità che qui si può sentire un poco oggi.

La povertà di spirito = il cuore staccato dalle cose, come S. Francesco di Assisi. Egli ringraziava il Signore per tutte le cose che ci circondano (il cantico delle creature), e non possedeva nulla – era felice. Beati quelli che cercano la pace con tutti, che lavorano per la pace, anche con quelli che ci vogliono male. Niente violenza, niente odi e vendette. Beati quelli che lavorano perché ci sia finalmente pace.

Beati quelli che cercano la giustizia, soffrono per le ingiustizie, cercano la giustizia. Beati specie se qualcuno soffre persecuzione per causa di Gesù. Sono le vie della felicità.

Rettitudine di intenzione

Gesù condanna la vana ostentazione: “Guardatevi dal fare le vostre opere di bene di fronte agli uomini, perché diventano inutili per voi” ecc., e non è un buon esempio. Nostro Signore censura l’ipocrisia e la falsa devozione, non proibisce la preghiera collettiva. 

La buona intenzione deve orientare le nostre opere. “E quando digiunate, non mostrate un’aria sobria, come gli ipocriti che sfigurano”.

Riflessioni – L’ipocrisia degli scribi e dei farisei cerca la gloria degli uomini e non quella di Dio. Pratichiamo la virtù vera e disinteressata se vogliamo entrare nel regno dei Cieli.

Loro si preoccupavano di più della lettera della legge che dello Spirito della stessa. E’ necessaria la purezza interiore, non basta la giustizia esteriore. 

Imitiamo Gesù praticando le sue Virtù: l’obbedienza, l’umiltà, la pazienza, la purezza, la carità. Se come i Santi, imiteremo Gesù, gioiremo di Gesù eternamente.

La carità

La Carità nostra deve essere ad imitazione di quella di Gesù, che fece il bene solo per amore; senza pretendere alcuna ricompensa, né piacere, né riconoscenza nel fare il bene; solo per amore al Padre.

La vera felicità

La croce è la vera fonte di felicità. 

Il cristianesimo non è solo rassegnazione nel dolore, sarebbe una religione di tristezza, al contrario è una religione di felicità.

Andare dietro a Gesù, significa fare del bene, perché Egli passò facendo il bene. Fare il bene è possibile a tutti e dà allegria, è soprattutto dei beni spirituali. S. Giacomo dice che non si può amare solo con le parole e belle frasi, ma con impegno personale.

Voglio passare il mio Paradiso nel fare il bene qui sulla terra. Non ho dato a Dio altro che amore. Egli mi darà amore. Dopo la mia morte farà cadere una pioggia di rose.

Dare il cuore a Gesù

Che forza immensa mette nella nostra vita la religione. 

Come Gesù deve essere, realmente centro di tutta la nostra vita lo capiremo bene più tardi.

Adesso Gesù chiede il tuo cuore chiede è il tuo grande amore verso di Lui. Dare il tuo piccolo cuore a Gesù significa volere solo quello che Gesù vuole; significa fare soltanto ciò che Gesù vuole che tu faccia e non fare mai nessuna azione, nessun pensiero, nessun desiderio che Gesù non vuole. Sì Gesù, voglio amarti ogni volta di più.

Il tesoro del cristianesimo

Tesoro è una cosa che quando si scopre ci riempie l’animo di una felicità massima; è segno di una realtà che riempie di certezza il nostro cuore.

Cristianesimo è trovare Cristo nostro tesoro. Il tesoro è Lui, Cristo. E’ trovare Cristo nostro amico.

Chi trova un amico, trova un tesoro. 

E’ un tesoro vivo, una persona che ci ama, ci comprende, ci aiuta, ci perdona.

Cristianesimo = Trovare in Cristo il nostro tesoro. 

Dobbiamo vederlo presente in ogni momento, circostanza… agire con Lui…. 

Alla Comunione: Il Padre ci chiama, c’è posto anche per voi, venite.

Mia buona Madre del Cielo, 

che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario 

e assistere alla sua agonia 

mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti; 

Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù, 

non con le parole, ma con le opere, 

facendo sempre la volontà di Dio. 

Ave, o Maria…

Come  possibile non amare una Madre cos buona,

che ha molto sofferto per me?

O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre

che si china e si prende cura dei poveri, 

dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,

accogli la lode e il ringraziamento 

per averci donato in Padre Alberto Beretta 

un tuo strumento di amore e di compassione.

Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione 

concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.

Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre

e così, nella gioia dello Spirito Santo,

rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit

e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.

Gloria al Padre…

Vice postulazione – Bergamo – 11 luglio 2019