XL. Preghiamo con il Servo di Dio
Padre Alberto Beretta
1. Parola del Signore (Giovanni 19,31-37) |
Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
2. Dagli scritti di Padre Alberto [S. Cuore 1; 7; 8] |
Festa del S. Cuore di Gesù
Solo una festa della nostra liturgia è voluta espressamente dal Signore: è quella del S. Cuore, è Lui che la vuole; tutte le altre feste sono state istituite dalla liturgia, quella del Sacro Cuore no, perché da Gesù stesso. Il vero fine di questa festa è il trionfo sociale del Regno del Signore.
Piena fiducia nella misericordia di Dio
Mai dovremmo dubitare della misericordia del cuore di Gesù, mai dobbiamo perdere la speranza. Negli errori, debolezze, pentiamoci sinceramente, imploriamo la misericordia Divina, e sempre saremo perdonati e grande sarà il giubilo nel Cielo; per l’occasione del S. Sacrificio della Messa, la Chiesa ci fa meditare questo brano del Vangelo nella settimana della festa del S. Cuore di Gesù. Meditando sul Cuore di Gesù, meglio comprendiamo il Vangelo di oggi.
Trapassato dalla lancia, ferito per nostro amore. Un soldato aprì con una lancia il suo fianco, e immediatamente uscirono sangue e acqua dal cuore trapassato.
Cuore trapassato
(Gesù permise che il soldato facesse questo, per mostrare una volta di più a tutti noi come è…)
Con ciò ci parla ancora del suo amore e ci invita a entrare nel suo cuore. L’acqua del Battesimo e il sangue dell’Eucarestia. Questo è il suo Cuore aperto per ricevere tutti, fonte di vita e di alimento della vita.
S. Paolo chiedeva in ginocchio allo Spirito che facesse capire meglio ogni volta ai Cristiani, quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità della Carità di Cristo “che supera ogni conoscenza”.
a) Chi è. E’ il cuore del Verbo incarnato, della 2° persona della SS. Trinità immagine consustanziale del Padre secondo la Divinità.
E’ il Cuore di colui, che morì per noi sulla Croce, il capo dell’umanità rigenerata, il capo della Chiesa, da lui procede la vita della Chiesa e delle anime e in lui si trovano tutti i beni della Redenzione.
b) Meditando sul Cuore di Gesù, si conosce meglio chi è Dio. Possiede tutte le perfezioni. E’ docile, umile, paziente, generoso, cordiale, in grado infinito. Quanta fiducia ci ispira!
c) “Questo è il Cuore che tanto amò gli uomini, fino a svuotarsi e consumarsi per loro, testimoniando tutto il suo amore, ma in ricompensa non ricevette dalla maggior parte di loro se non ingratitudine e offese”. Dicendo così a Santa Margherita Le mostrò il suo Cuore, coronato di spine, sormontato dalla Croce, e circondato dai pianti = amore e sofferenza del suo Cuore. Potrà ciò lasciarci indifferenti? No certamente.
d) Ascoltiamo, pertanto, ciò che Lui ci vuole dire. Chiede a tutti noi che siamo devoti del suo Cuore. “Le anime che propagheranno questa devozione, avranno il loro nome scritto in modo indelebile nel mio cuore”. Gesù stesso chiede la consacrazione al suo Cuore, e non tanto per i suoi diritti, ma principalmente per il suo amore illimitato; diamogli in cambio dell’Amore illimitato per noi la generosa offerta di noi, disposti all’azione e ai sacrifici, fedeli a Cristo Re, la vita nostra e la nostra riparazione, espiazione.
Per il 1° venerdì del mese
Prima di iniziare la S. Messa: Stiamo per celebrare la S. Messa riparatrice, al S. Cuore. Come abbiamo risposto noi come individuo e come comunità, in questo mese? Abbiamo realmente fatto azione riparatrice? Fermiamoci un momento ad esaminarci.
Occorre cercare di vivere della stoltezza di Gesù che è stoltezza per gli uomini. Così disse il Nunzio Apostolico (S. Paolo).
Gesù è venuto a rendere sapienti però della sapienza delle cose che non passano. Gesù è venuto perché noi siamo costanti, per indicare qual è il motivo per credere in Lui.
Viviamo. Gesù è venuto per darci una vita che dura sempre, per darci un linguaggio. Come rispondiamo?
Gesù è venuto per dimostrare la libertà. Gesù è venuto a dirci come deve essere la fede nella sua parola, e dirci di riparare come ha riparato Lui alla stoltezza degli altri.
3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria |
Mia buona Madre del Cielo,
che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario
e assistere alla sua agonia
mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti;
Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù,
non con le parole, ma con le opere,
facendo sempre la volontà di Dio.
Ave, o Maria…
Come possibile non amare una Madre cos buona,
che ha molto sofferto per me?
4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto |
O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre
che si china e si prende cura dei poveri,
dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,
accogli la lode e il ringraziamento
per averci donato in Padre Alberto Beretta
un tuo strumento di amore e di compassione.
Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione
concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.
Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre
e così, nella gioia dello Spirito Santo,
rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit
e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.
Gloria al Padre…
Vice postulazione – Bergamo – 8 giugno 2017