XXXVII. Preghiamo con il Servo di Dio
Padre Alberto Beretta
1. Parola del Signore (Matteo 4,1-11) |
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
2. Dagli scritti di Padre Alberto [Quaresima, 6] |
E’ iniziata la Quaresima, tempo di raccoglimento spirituale, di preghiera e di penitenza, istituito dalla Chiesa perché i suoi figli si preparino a celebrare degnamente e con frutto i misteri sublimi della Nostra Santa Religione: la passione, la morte, la risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. In questo tempo la Chiesa vuole onorare e commemorare il digiuno di 40 giorni e 40 notti che Gesù fece nel deserto prima di incominciare la sua missione pubblica. Gesù, come il vangelo di oggi ci dice, ci insegna quello che dobbiamo fare in questo tempo sacro: 1. Ritiro dal mondo; 2. Mortificazione della carne; 3. Resistenza a tutte le suggestioni del demonio.
a) Gesù, dice il vangelo, fu condotto dallo Spirito Santo nel deserto, per essere tentato dal demonio.
Perché lo Spirito Santo ha condotto Gesù in un luogo solitario, deserto, lontano da tutti? Aveva, forse, Egli bisogno di ritirarsi, di andare così lontano, nella solitudine del bosco? No, egli vuole insegnarci con questo che il mondo, il rumore della città non è il luogo migliore per comunicare con Dio al fine di conoscere la sua volontà e occuparci delle cose dell’anima. Il mondo è fatto di vanità e ci allontana da Dio.
Questo non significa che noi in questo tempo di quaresima dobbiamo disinteressarci di tutto: famiglia, patria, interessi, vivere, andare nel bosco. Separarci dal mondo non significa con il corpo, ma con lo spirito: significa che, anche se ora è necessario rimanere nel mondo, dobbiamo allontanarci da esso con il cuore e contemplare le cose del cielo.
Dio non si fa sentire tra i rumori del mondo. Dio non fa udire la sua voce all’anima se non quando la trova sola e raccolta. Perciò allontaniamoci da tutte quelle cose, luoghi, persone che ci portano al male.
b) Gesù fu tentato dal demonio. La tentazione è necessaria e provvidenziale. Il cristiano è soldato: il soldato si forma lottando. Il cielo è una ricompensa destinata a chi vince; senza lotta non c’è vittoria. Gesù volle essere tentato per darci l’esempio. Tutti i Santi furono tentati e noi non siamo più bravi di loro.
La prima tentazione fu quella della sensualità, il piacere del corpo. “Se tu sei il Figlio di Dio, dice il demonio a Gesù, [dì a queste pietre] si convertano in pane”. Gesù gli rispose: “Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. E Gesù vinse questa tentazione con la preghiera e il digiuno. Ecco queste sono le armi, se vogliamo vincere gli assalti del demonio e resistere alle tentazioni. Con il digiuno e la mortificazione riusciremo a dominare le insubordinazioni della carne ribelle, con la preghiera sempre più insistente a Dio, quindi, da soli non riusciremo a vincere. Il digiuno è il mezzo efficacissimo per espiare i nostri peccati, placare l’ira di Dio e ottenere il perdono (molti sono gli esempi della Sacra Scrittura e della storia).
E’ utile anche per la salute. Sono dispensati: i poveri, i mendicanti, gli ammalati, i convalescenti, i bambini, gli anziani al di sopra dei 60 anni di età e quelli che svolgono lavori pesanti; gli altri sono tenuti ad obbedire al precetto della Chiesa, quindi a digiunare.
Molti non si preoccupano affatto di tralasciare di dormire per settimane a causa del carnevale, di commettere oscenità, ma per digiunare fanno molte difficoltà, temendo di pregiudicare la salute dicendo di avvertire stanchezza e debolezza. Allontaniamo da noi tutti questi pretesti, tutti abbiamo molti debiti da saldare a Dio. “Se non farete penitenza, disse Gesù, perirete tutti”. Accogliamo, quindi, la legge provvidenziale della Chiesa e osserviamo fedelmente il digiuno. Priviamoci di qualche cosa dei pasti per dominare la sensualità.
c) 1a tentazione, la sensualità, fu vinta da Gesù con il digiuno e la preghiera. Gesù non ne aveva bisogno, ma volle darci un esempio di mortificazione e di penitenza. “Questi demoni si vincono solo con la preghiera e il digiuno”.
2a tentazione è l’orgoglio. “Se tu sei il Figlio di Dio, gettati da questa cima del tempio”. E Gesù gli rispose: Sta scritto: “Non tenterai il Signore tuo Dio… Per orgoglio Lucifero perse il cielo e Adamo perse il Paradiso terrestre.
3a tentazione: idolatria, ambizione, avarizia. Il demonio menzognero promette a Gesù tutte le ricchezze del mondo se, prostratosi ai suoi piedi lo avrebbe adorato. “Allontanati da me, Satana, perché sta scritto: Adorerai il Signore tuo Dio, e a Lui solo servirai”.
Ci sono tanti che piegano le ginocchia davanti al demonio, gli danno il cuore senza che lui prometta grandi cose.
d) Le tre tentazioni: la sensualità, l’orgoglio e l’interesse sono le armi più usate dal demonio per trascinare gli uomini alla rovina.
Per vincerle non dobbiamo discutere con lui quando si presenta, ma allontanarle energicamente e subito: “Vade retro, Satana. Allontanati da me, Satana”, è necessario pensare alla potenza di Dio, mentre il male ci affligge e pensare alla morte.
Conclusione: in questo tempo di Quaresima facciamo anche noi ritiro, mortificazione, lotta energica contro tutte le tentazioni. Solo così la Quaresima ci offrirà tesori di fede, salute, ci allontanerà dal peccato e ci avvicinerà a Lui.
3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria |
Mia buona Madre del Cielo,
che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario
e assistere alla sua agonia
mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti;
Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù,
non con le parole, ma con le opere,
facendo sempre la volontà di Dio.
Ave, o Maria…
Come possibile non amare una Madre cos buona,
che ha molto sofferto per me?
4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto |
O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre
che si china e si prende cura dei poveri,
dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,
accogli la lode e il ringraziamento
per averci donato in Padre Alberto Beretta
un tuo strumento di amore e di compassione.
Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione
concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.
Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre
e così, nella gioia dello Spirito Santo,
rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit
e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.
Gloria al Padre…
Vice postulazione – Bergamo – 9 marzo 2017