XXXVI. Preghiamo con il Servo di Dio
Padre Alberto Beretta
1. Parola del Signore (Luca 1,26-38) |
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
2. Dagli scritti di Padre Alberto [Immacolata 2-3] |
Festa dell’Immacolata Concezione di Maria
Perché Maria è Immacolata
Il fine di questa festa è: onorare il privilegio e far comprendere a tutti quanti hanno provato la disgrazia del peccato.
Ave Maria piena di grazia… In queste due parole dell’Angelo Gabriele è incluso, riassunto, l’oggetto della festa di oggi: il privilegio di Maria di essere stata concepita senza il peccato originale, l’immacolato concepimento. La festa di oggi è una delle maggiori che si celebrano in onore di Maria SS., perché questo è il fondamento di tutti gli altri privilegi di Maria SS.
Sin dal 1° istante della sua vita, fu preservata dal peccato originale, e colmata dei tesori della grazia santificante.
Già tutti sappiamo che come un padre di famiglia contrae un debito, questo debito tocca non solo il padre, ma anche i suoi figli, o quando un padre di famiglia sperpera i suoi beni in vizi e nel bere, diventa la disgrazia di tutti i suoi figli, che vengono da ciò pregiudicati. Allo stesso modo il peccato di Adamo ed Eva che al momento rappresentavano tutta la famiglia umana, furono danno, colpa non solamente loro, ma di tutti quelli che da loro dovevano discendere. Tutti siamo venuti in questo mondo senza la grazia santificante, senza il diritto al Cielo e con più inclinazioni del nostro spirito.
Da questa disgrazia generale, solo una creatura fu preservata: Maria SS. destinata fin dall’eternità a questo ministero divino, lo stesso onore di Dio richiedeva che per rispetto al figlio, la Madre fosse preservata dalla colpa originale.
Quando nel ventre di Anna stava per unirsi al corpo l’anima di Maria, gli furono applicati in modo speciale i futuri meriti della passione di Gesù e questi la immunizzarono dal contrarre la colpa di Adamo.
Questo conveniva alla Maestà e alla Santità di Dio. Come avrebbe potuto Dio permettere che colei che doveva dare alla luce il Trionfatore della morte e dell’inferno incominciasse la sua esistenza essendo ella stessa sotto la schiavitù di Satana? Questo ripugnerebbe moltissimo alla Santità di Dio. Per questo tutta la tradizione cattolica ha sempre proclamato Maria Concepita senza peccato e la Chiesa sempre ha creduto e professato che la Vergine destinata a essere la Madre di Dio non fu mai, neanche per un istante, infettata dal peccato originale.
E finalmente l’8 di Dicembre del 1854, la Chiesa stessa, attraverso il Pontefice Pio IX, dichiarò e confermò questa credenza come dogma di fede.
Oggi la Chiesa ci invita a contemplare, uno dei maggiori, o il maggior privilegio che Dio abbia concesso a Sua Madre. Questo è la Sua Immacolata Concezione, e nell’entusiasmo dell’allegria più pura, noi andiamo a cantare in onore a Lei l’inno della nostra fede e del nostro amore, e salutarla con parole “Tutta bella e pura sei, o Maria, senza la macchia del peccato originale”. L’Immacolata concezione di Maria. Chi tra noi potrebbe capire tutto il mistero della grandezza che contengono queste semplici parole? Chi potrebbe apprezzare il tesoro immenso di grazie specialissime che per questo privilegio Dio accumulò in Maria?
La 1° rivelazione di questo mistero fu dell’Angelo Gabriele: “Ave Maria piena…”, che Dio fece in lei per prepararla a essere la Madre di Dio.
E’ giusto che anche noi ricordiamo oggi con gioia e allegria e esaltiamo il meglio possibile, questo singolare privilegio de Maria che fu il fondamento di tutti gli altri privilegi.
25 marzo 1858: Immacolata Concezione
Era il giorno… [25] marzo1858 alla Grotta di Massabielle erano arrivati da tutti i luoghi d’Europa migliaia di persone, desiderosi di assistere ai colloqui di Bernadette con la misteriosa Signora. Questa ragazza arrivò accompagnata anche dai genitori, e incominciò a pregare nel solito posto, accompagnando con le dita il conto del rosario. Finito il rosario, lei entrò in estasi, all’apparirle per la 12° volta della bella Signora. Fino allora la ragazza non aveva mai chiesto alla Signora quale fosse il suo nome. Ed ecco che questa volta Bernadette chiede: “Mia Signora, chi siete? Qual è il vostro nome?”. La Signora non rispose. Bernadette per la 2° volta le rifece la stessa domanda, ma invano. Non ricevette risposta. Fu solo dopo la 3° volta che Bernadette le chiese il nome, la Signora mettendosi a mani giunte all’altezza del petto, e poi aprendo le braccia, disse: Io sono l’Immacolata Concezione.
Chiesero poi a Bernadette cosa significassero quelle parole. Lei non sapeva rispondere. Era la conferma del dogma che 4 anni prima Pio IX aveva proclamato.
3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria |
Mia buona Madre del Cielo,
che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario
e assistere alla sua agonia
mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti;
Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù,
non con le parole, ma con le opere,
facendo sempre la volontà di Dio.
Ave, o Maria…
Come possibile non amare una Madre cos buona,
che ha molto sofferto per me?
4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto |
O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre
che si china e si prende cura dei poveri,
dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,
accogli la lode e il ringraziamento
per averci donato in Padre Alberto Beretta
un tuo strumento di amore e di compassione.
Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione
concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.
Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre
e così, nella gioia dello Spirito Santo,
rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit
e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.
Gloria al Padre…
Vice postulazione – Bergamo – 9 febbraio 2017