Dicembre 2016

Dicembre 2016

XXXIV. Preghiamo con il Servo di Dio

Padre Alberto Beretta

1. Parola del Signore (Luca 3, 2-6)

La parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

Ogni burrone sarà riempito,

ogni monte e ogni colle sarà abbassato;

le vie tortuose diverranno diritte

e quelle impervie, spianate.

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

2. Dagli scritti di Padre Alberto [Avvento 14; 8; 5fin.]

Vivere l’Avvento

[Dio trasforma i doni che offriamo] nel mistero della sua reale presenza; accetta anche i nostri piccoli sacrifici, ciò per cui riempie di fiducia l’anima del cristiano; motivo di impegno per tutti il valore dei piccoli sacrifici.

Non è facile per il cristiano che deve vivere in mezzo a tanti dolori restare sereno in attesa del Signore Gesù che viene e già è in mezzo a noi, non è il semplice ricordo di un avvenimento, ma il reale incontro con Cristo. Egli viene e si unisce a noi. Accostiamoci all’Eucaristia e viviamo quotidianamente, è il modo migliore per vivere il periodo dell’avvento e maturare così la nostra vita cristiana.

IV Domenica di Avvento

La liturgia anche di questa domenica come nelle altre di avvento continua a preparare il nostro animo al S. Natale, ci invita a prepararci in modo che la commemorazione della nascita di Gesù porti in noi frutti reali di santificazione delle nostre anime.

Ci invita anzitutto ad unirci con la fede. Vuole che noi abbiamo da credere che il Bambino di cui commemoreremo la nascita è veramente il Figlio di Dio, il Redentore che morì per noi sulla croce. Non è un individuo che viene improvvisamente al mondo, come nasciamo ciascuno di noi, senza che gli altri ci conoscano. Tutti conoscevano già il nome della tribù da cui Egli sarebbe nato, il luogo della nascita, la madre di Lui, quale sarebbe stata la sua vita.

La Chiesa ci parla di Lui perché abbiamo da ravvivare la nostra fede in lui, che era l’aspettato, il desiderato.

S. Giovanni [ci dice] che dobbiamo prepararci: 

* Con le opere:

spianare i monti = togliere l’orgoglio, l’odio, il rancore

colmare le valli = egoismo, sensualità, intemperanza

raddrizzare le vie storte = vizi, ipocrisie

*Con la grazia: 

purificare l’anima dal peccato, ridonandogli gli splendori della grazia santificante

S. Gerolamo passò gli ultimi anni della sua vita in Palestina, inviato dal Papa per tradurre in latino la bibbia, che era scritta nella lingua di quei luoghi, di quei tempi, cioè aramaico, greco. Ed è la traduzione latina che anche oggi la Chiesa usa. Volle passare la notte di Natale a Betlemme, proprio nella grotta dove nacque Gesù Bambino. Mentre pregava, gli apparve Gesù sotto le forme di un bel bambino, si avvicinò al santo, lo baciò ponendoglisi fra le sue braccia. Immaginate la gioia del Santo.

Tutti provano una grande gioia quando stringono fra le mani un innocente bambino, è facile immaginare quale immensa gioia dovette provare S. Gerolamo nel tenersi Gesù! Egli non ne poteva più e esclamò: “Ma Gesù, che cosa ti darò per tutta la gioia che tu mi dai in questo momento!”. E Gesù gli rispose: “Dammi i tuoi peccati”. 

Anche a ciascuno di noi Gesù chiede la stessa cosa in questi giorni: dammi i tuoi peccati.

Come fare? Confessandoli… Una buona e santa Confessione, così santificheremo il Natale. Accostiamoci a Gesù con grande fede, come S. Gerolamo con le opere, liberando le nostre anime dall’amor proprio ecc., con la grazia, accostandoci al S. Presepio con l’anima splendente di grazia, dopo averla liberata dai nostri peccati con una S. Confessione.

Preghiera

Osserviamo il Dio incarnato e la nostra più grande gioia sia di potergli assomigliare un poco. No, non occorrono grandi penitenze né mortificazioni, ma sia la nostra quotidiana tribolazione, siano i disagi che non possono mancare nella vita di nessuno, una corona di fiori profumati che il giorno di Natale deporremo felici accanto alla povera mangiatoia dove il Re dell’Universo giace bisognoso di tutto, anche del respiro caldo degli animali. E allora la nostra più bella preghiera sia il poter dire al celeste bambino: 

O Signore, 

venendo ad abitare fra noi poveri uomini, 

hai voluto nascere più poveramente di tutti;

per venire a redimere noi creature tue schiave del peccato,

hai voluto soffrire fin dal primo istante della tua vita terrena;

per dimostrarci il tuo amore sei nato in una rigida notte privo di tutto,

affinché fossimo noi a riscaldarti con l’affetto del nostro cuore.

Ebbene, sia la nostra anima investita di virtù e di grazia,

la tua è la nostra più cara ricchezza;

sia il nostro cuore purificato dalla colpa, una culla degna di te,

sia il grande e sincero amore ciò che ti conforti e ti riscaldi

in mezzo alla gelida indifferenza di tante tue creature, 

di tanti tuoi cristiani.

3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria

Mia buona Madre del Cielo, 

che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario 

e assistere alla sua agonia 

mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti; 

Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù, 

non con le parole, ma con le opere, 

facendo sempre la volontà di Dio. 

Ave, o Maria…

Come  possibile non amare una Madre cos buona,

che ha molto sofferto per me?

4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto

O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre

che si china e si prende cura dei poveri, 

dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,

accogli la lode e il ringraziamento 

per averci donato in Padre Alberto Beretta 

un tuo strumento di amore e di compassione.

Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione 

concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.

Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre

e così, nella gioia dello Spirito Santo,

rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit

e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.

Gloria al Padre…

Vice postulazione – Bergamo – 9 dicembre 2016

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