Novrembre 2016

Novrembre 2016

XXXIII. Preghiamo con il Servo di Dio

Padre Alberto Beretta

1. Parola del Signore (Giovanni 2,1-5)

Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.

2. Dagli scritti di Padre Alberto [Insegnamenti; Fede 4]

Maria SS. modello di Fede

Beata sei tu che hai creduto, perché si compiranno le cose che ti furono dette da parte del Signore.

Quel danno che Eva fece con la sua incredulità, Maria lo riparò con la sua fede. Eva volle dar credito al Serpente nonostante quello che Dio le aveva detto, e portò la morte; Maria, credette alle parole dell’angelo che Lei, rimanendo Vergine, sarebbe diventata Madre del Signore. Portò nel mondo la Salvezza. Ci riscattò, grazie alla sua fede è chiamata beata da Santa Elisabetta.

La SS. Vergine ebbe più fede che tutti gli uomini e tutti gli Angeli. Vedeva il suo Figlio nel presepio di Betlemme e credeva che Egli era il Creatore del mondo. Lo vedeva fuggire da Erode e non smetteva di credere che era il Re dei re. Lo vedeva nascere e lo credeva eterno. Lo vedeva povero e bisognoso di alimento e lo credeva Signore dell’Universo; adagiato sulla paglia e lo credeva Onnipotente. Osservava che non parlava e credeva che era la Sapienza infinita. Lo sentiva piangere e credeva che era l’allegria del Paradiso. Lo vedeva nella morte vilipeso e crocifisso, e nonostante agli altri la fede vacillasse, Maria restava ferma nel credere che Egli era Dio.

Maria SS. per la sua grande fede, meritò di essere fatta “Luce di tutti i fedeli” (S. Metodio). E San Cirillo de Alessandria la chiama Roccia di vera fede. La Chiesa stessa attribuisce alla Vergine, per il merito della sua fede, la sconfitta di tutte le eresie.

S. Ildefonso ci esorta: “Imitate la fede insigne di Maria”. Ma come dobbiamo imitarla? La fede è allo stesso tempo dono e virtù. E’ dono di Dio, in quanto è una luce che Dio infonde nell’anima. E’ virtù quanto all’esercizio che di lei fa l’anima. Per questo la fede non solo ci deve servire come regola per credere, ma anche per operare. San Gregorio dice: “Crede veramente colui che mette in pratica le verità che la fede gli insegna”. E’ questo avere una fede viva, o vivere secondo quanto si crede, così come, nelle parole degli Apostoli, ogni giusto deve vivere “Il mio giusto vive per la fede”. Così visse la SS. Vergine e così anche noi, a imitazione di Lei, dobbiamo vivere, con rispetto da quelli che non vivono secondo quello che credono, la cui fede è morta, come disse S. Giacomo. Per questo preghiamo la divina Madre che ci ottenga una fede viva: “Signora, accendi in noi la fede”. Allo stesso tempo, esercitiamoci nel fare frequenti atti di fede, imitando quelli della Santa Vergine. Preghiamo per tanti infelici che vivono fuori dalla Chiesa Cattolica.

Ci sono molti che aspirano alla perfezione e pochi sono quelli che la raggiungono. Perché? Non praticano la piena fiducia nel Signore ed il perfetto abbandono alla sua Bontà paterna. A imitazione dei Santi, poniamo tutta la nostra speranza, dopo Dio, nella Beata Vergine che nel libro dell’Ecclesiaste è chiamata Madre della Santa Speranza, e ripetiamo molte volte il saluto della Chiesa Cattolica: “Salve Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza…”.

Dalla fede nasce la speranza: Dio ci fece conoscere per la fede la sua bontà e le sue promesse affinché attraverso la speranza noi (ci) eleviamo al desiderio di possederlo. Così Maria SS., fu modello di fede, ma anche di speranza, come il profeta David disse: “Per me è bene stare unito a Dio, perché il Signore Dio è la mia speranza”. Esempi: 

– Ella mostrò quanto grande era la sua fiducia in Dio quando percepiva che il suo sposo, ignorando il modo della sua prodigiosa gravidanza, era agitato, con l’idea di lasciarla. Sembrava quindi necessario che Ella confidasse al suo sposo il mistero nascosto. Ma no, Ella non volle manifestare la grazia ricevuta, preferì consegnarsi alla Divina Provvidenza, sperando che Dio stesso avrebbe difeso la sua innocenza e reputazione.

– Dimostrò la sua fiducia in Dio quando prossima al parto, si vide espulsa da Betlemme. Anche dagli alloggi dei poveri e costretta a dare alla luce in una grotta.

– La divina Madre fece inoltre capire quanto confidasse nella Provvidenza di Dio quando avvisata da San Giuseppe che doveva fuggire in Egitto, nella stessa notte, si mise in cammino per un tale lungo viaggio, verso un paese straniero e sconosciuto, senza provviste, senza soldi, senza altro accompagnamento di quello del Bambin Gesù e del suo povero sposo.

– Molto di più Maria dimostrò questa sua fiducia quando chiese al Figlio la grazia del vino per gli sposi di Cana, perché, dopo la risposta di Gesù Cristo che sembrava chiaro che la richiesta sarebbe stata respinta, Ella, fiduciosa nella divina bontà, ordinò alle persone della casa che facessero quello che avrebbe detto il Figlio, visto che la grazia era sicura. Di fatto….

– Maria SS., sempre libera dagli affetti del mondo che reputava un deserto, e per questo non confidando per nulla nelle creature, nemmeno nel propri meriti, e abbandonandosi tutta alla grazia divina, procede sempre nell’amore del suo Dio.

Se, poi, vogliamo essere degni figli di Maria, impariamo da Lei ad aver fiducia come si deve, principalmente nella grande questione della salvezza eterna. Per questo è necessaria la nostra collaborazione per conseguirla, contando solo su Dio, dobbiamo sperare la grazia per conseguirla, non avendo fiducia assolutamente nelle nostre proprie forze. “Tutto posso in colui che mi dà forza”. San Francesco di Sales: “In tutte le vostre necessità ed imprese, mettete tutta la vostra fiducia in Dio, e persuadetevi che l’esito sarà sempre il meglio per voi”. Quanto più vera e perfetta sarà la nostra fiducia in Dio, tanto più farà brillare la sua provvidenza su di noi.

3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria

Mia buona Madre del Cielo, 

che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario 

e assistere alla sua agonia 

mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti; 

Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù, 

non con le parole, ma con le opere, 

facendo sempre la volontà di Dio. 

Ave, o Maria…

Come  possibile non amare una Madre cos buona,

che ha molto sofferto per me?

4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto

O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre

che si china e si prende cura dei poveri, 

dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,

accogli la lode e il ringraziamento 

per averci donato in Padre Alberto Beretta 

un tuo strumento di amore e di compassione.

Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione 

concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.

Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre

e così, nella gioia dello Spirito Santo,

rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit

e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.

Gloria al Padre…

Vice postulazione – Bergamo – 18 novembre 2016

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