1. Parola di Dio (Sofonia 3 – Filippesi 4 – Luca 3)
* Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme… Il Signore ha revocato la tua condanna… Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia.
* Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!
* Giovanni diceva:.. “Fate frutti degni della conversione”. Le folle lo interrogavano: “Che cosa dobbiamo fare?”. Rispondeva: “Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha e chi ha da mangiare faccia altrettanto… Non maltrattate, non estorcete niente a nessuno… Viene colui che è più forte di me… Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.
2. Dagli scritti di Padre Alberto [Avvento,. 6 – Imm, 4]
III Domenica di Avvento
Alla 3a domenica di Avvento, la Chiesa conferisce un carattere specialissimo. E’ la ” Gaudete ” domenica di allegria . Questa allegria è in verità allegria dell’avvento, allegria come nella vigilia di una grande festa, quando cominciò la Salvezza. Allegria profonda, limpida, contenuta.
La prima lettura. Il profeta Sofonia, invita gli uomini a esultare d’allegria perché il Signore li salvò dalla condanna, ma ci parla dell’ allegria di Dio che esulta di felicità per aver salvato il suo popolo, con allegria tanto grande da farlo danzare come in un giorno di festa. Dio è sposo, che nel suo amore rinnova Gerusalemme e per essa esulta di allegria.
Il Salmo e la 2a lettura, ci invitano a esultare, rallegrarci sempre nel Signore, che è la vera, unica e più profonda ragione di pace e letizia per l’uomo. Anche il Vangelo che è di penitenza, ci indica come la penitenza è la via per un’allegria vera e duratura; ci vuole condurre, purificati e pentiti, all’allegria dell’incontro con il Signore che viene.
1° Il Signore è vicino . L’epistola di oggi (Fil 4,4) comincia con queste parole: ” Fratelli, rallegratevi sempre nel Signore. Ve lo ripeto, rallegratevi. Fate conoscere a tutti gli uomini la vostra bontà. Il Signore è vicino! “. L’Apostolo scrive queste parole dalla prigione romana alla sua comunità prediletta dei Filippesi. Li convoca per le sante allegrie in tempi di persecuzione. Un’allegria che irradia la propria felicità a tutti gli uomini. Dov’è la giustificazione? ” Il Signore è vicino “. Non tarda e arriverà Cristo. Egli eliminerà tutte le vostre tristezze. Vi raccoglierà nel Regno della sua glorificazione. Egli sarà la vostra ricompensa. La speranza nella venuta del Signore, per amore del quale lui, Paolo, è in prigione, gli dà abbondante allegria in tutta la sua amarezza. ” Il Signore è vicino “.
Con questo la Santa Chiesa desidera risvegliare in noi la Santa allegria dell’Avvento . Va verso il prossimo giorno del Natale. Il Natale, per contro non rappresenta per lei solo l’allegra memoria della prima venuta di Cristo, come uomo. Rappresenta anche una commemorazione anticipata di quella allegria che il giusto sentirà, quando verrà il Signore alla fine del mondo. In ogni Natale, quando viene il Salvatore per continuare l’opera della Salvezza, si sente l’approssimarsi del Grande Natale , alla fine del mondo, quando verrà per completare la sua opera e ci condurrà al suo regno eterno. Questa prospettiva ci deve stimolare per la penitenza dell’Avvento. Ma, penitenza in compagnia di santa allegria , ci insegna oggi.
L’Avvento di ogni anno è l’Avvento della fine della nostra vita si deve basare in queste due cose: sulla penitenza, e sulla penitenza nell’allegria del Signore.
2° L’Allegria dell’Avvento , non rimanga sterile. S’irradi in azioni di carità e giustizia, affabilità e bontà anche con quelli che sono antipatici e molesti, che consumano la nostra pazienza e i nostri nervi.
L’Allegria dell’avvento, basata in Dio, deve essere allegria nell’amore.
Il Signore è tra noi, la presente vita in Cristo e ancora vita nascosta e misteriosa, i nostri occhi non lo vedono. ” La nostra vita è in Cristo, nascosta in Dio “. Ma questa vita nascosta è realtà felice, garantita da Dio. Noi siamo, grazie a questa vita in comunione con Cristo, figlio di Dio.
Altro motivo della nostra allegria.
Immacolata Concezione di Maria
La concezione di Maria si distingue dalle altre, non solo per il dono della grazia santificante, ma anche per l’immensa copiosità delle grazie attuali e abituali che in quel momento le furono concesse.
Dio concede le sue grazie nella misura della nobiltà e dell’altezza dell’ufficio al quale elegge una persona, e non essendoci ministero più sublime che la divina maternità allo stesso modo non c’è creatura umana o angelica più arricchita delle grazie di Maria. Lei, le ha ricevute quando cominciò a esistere, perché sin da allora doveva prepararsi con la “maggior santità possibile”, quel tabernacolo che doveva contenere in sé il Dio della Santità.
Di quante grazie deve essere stata ornata l’anima di Maria nella sua Concezione. Dio volle che la sua grande Madre fosse colma di tutti i tesori delle grazie, che santificarono gli Angeli e gli uomini. Impariamo da Maria a essere umili e poi riconoscere che tutto ciò era frutto della misericordia di Dio.
3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria
Mia buona Madre del Cielo, che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario e assistere alla sua agonia mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù era fuggiti;
Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù, non con le parole,
ma con le opere, facendo sempre la volontà di Dio. Ave, o Maria…
Come è possibile non amare una Madre così buona, che ha molto sofferto per me?
4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto
O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre
che si china e si prende cura dei poveri, dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,
accogli la lode e il ringraziamento per averci donato in Padre Alberto Beretta un tuo strumento di amore e di compassione.
Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione
concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.
Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre
e così, nella gioia dello Spirito Santo,
rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinità
e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi. Gloria al Padre…
Vice postulazione – Bergamo – 10 dicembre 2015