Ottobre 2014

Ottobre 2014

1. Parola del Signore: Dal vangelo secondo Marco (16,14-20)

Alla fine Gesù apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno”.

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.

Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che l’accompagnavano.

2. Dagli scritti di Padre Alberto [Incontri, 22]

“Lo sforzo missionario è una vocazione comune a tutti, è una responsabilità di ciascuno di noi la quale si fa viva e urgente quando, come oggi, ogni fedele si chiede: per il fatto che io sono cristiano cattolico, mi sento missionario? che cosa faccio io per le missioni? Non esistono umili e eroiche stazioni missionarie in qualche parte del mondo, che mi chiamino alla solidarietà, alla carità verso il loro sforzo apostolico?”.

Paolo VI

L’opera missionaria è cominciata il giorno di Pentecoste e continua ancora ai nostri giorni. Essa è sempre necessaria e urgente.

Al mondo ci sono ancora tanti uomini che non hanno trovato la verità; il seme che Dio ha deposto nei loro cuori, non ha trovato, per mancanza di qualcuno che l’insegnasse loro, il terreno per crescere e svilupparsi totalmente.

Per questo inviamo un messaggio a tutti i cattolici di tutto il mondo per dire che bisogna mandare in tutte le isole e in tutte le parti della terra che ancora non conoscono Gesù Cristo, nuovi missionari e nuove missionarie per predicare il Vangelo e per battezzare e per istruire…

…E a voi giovani, uomini e donne la cui anima è assetata di virtù, di giustizia e di amore e che va alla ricerca di nobili cause da difendere nello sforzo e nel disinteresse, diciamo: raccogliete l’invito a divenire gli Araldi della Buona Novella della Salvezza! Ricchi della vostra fede e del vostro entusiasmo giovanile, venite ad insegnare agli uomini che c’è un Dio che li ama e li attende e li vuole accanto a sé come figli riuniti attorno al capo di famiglia, a illuminare le intelligenze, a insegnare a vivere meglio e a crescere in umanità, a edificare la Chiesa per la maggior gloria di Dio!

***
Il Sacerdote, tutto ciò che ha, gli viene da Dio

Il Sacerdote deve dare perché è mediatore tra Dio e l’uomo.

Gli altri hanno diritto di essere aiutati dal Sacerdote, che ha il dovere di trattarli con amore e dolcezza.

Egli è il capitano di Cristo coronato di spine, perciò il dolore, la croce deve entrare nella vita del Sacerdote (incomprensioni, calunnie).

E’ colui che porta la gioia perché porta Gesù che è la luce della nostra vita, la speranza della nostra vita.

(Dio ci parla in vari modi, anche con la disgrazia, con la povertà, così è in missione).

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Desiderate sapere come fare per aiutare le Missioni?

1) Prendere in seria considerazione la parola di Gesù: “Andate”. E’ la stessa parola di Dio che ha creato dal nulla tutte le cose, è la stessa parola che ci ha dato la vita, che è luce e salvezza.

2) Se non a tutti Dio da la grazia della chiamata a partire per i luoghi di missione, da tutti i battezzati, però, Dio vuole l’aiuto della preghiera, dei sacrifici, delle offerte.

3) Dio chiama a partire per le missioni in diversi modi: come Sacerdote, come religioso o religiosa, come laico missionario con impegno determinato.

La più necessaria di tutte le chiamate è quella di partire come Sacerdote, perché il Sacerdote è colui che porta la gioia, perché porta Gesù vivo che è la luce e salvezza della nostra vita, la speranza.

Il padre missionario, nelle terre di Missione, oltre all’attività propria del ministero Sacerdotale, è l’avvocato dei poveri, è medico, è professore, è il vero promotore, colui che aiuta il popolo sottosviluppato a mettersi in condizione di vivere una vita più umana, più degna. E’ insostituibile la figura del sacerdote missionario.

Sono utilissime le vocazioni femminili religiose o no.

Sono molto utili anche i laici che vengono con un impegno missionario – però anche loro hanno bisogno del Sacerdote che dia loro Gesù.

4) Come aiutare in modo pratico le missioni per chi non è chiamato a partire.

3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria

Mia buona Madre del Cielo, che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario e assistere alla sua agonia mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù era fuggiti; Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù, non con le parole, ma con le opere, facendo sempre la volontà di Dio.

Ave, o Maria…
Come è possibile non amare una Madre così buona, che ha molto sofferto per me?

4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto

O Dio, che in Cristo Gesù
hai rivelato il tuo volto di Padre
che si china e si prende cura dei poveri,
dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,
accogli la lode e il ringraziamento
per averci donato in Padre Alberto Beretta
un tuo strumento di amore e di compassione. Accogli oggi la nostra supplica
e per sua intercessione
concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.

Possiamo anche noi sperimentare
il tuo amore di Padre
e così, nella gioia dello Spirito Santo, rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinità
e diventare segni del tuo amore
verso i nostri fratelli bisognosi. Gloria al Padre…

Vice postulazione – Bergamo – 9 ottobre 2014

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