1. Parola del Signore: Dal vangelo secondo Luca (1,26…38)
L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù…
Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. E l’angelo si allontanò da lei.
2. Riflessioni di Padre Alberto [Maria, 2-3]
I. Il “sì” di Maria
In Maria SS. oltre che l’ideale della nostra vocazione, troviamo il modello di fedeltà, con la quale dobbiamo corrispondere. Fu senza dubbio un privilegio concesso da Dio a Maria, l’averla arricchita con tanti doni e grazie, ma suo fu il merito nell’aver corrisposto a questa bontà divina e nell’aver detto, senza mai ritrattare: Ecco l’Ancella del Signore . Con questo primo atto dell’anima sua, Maria donò già la vita a Nostro Signore. Essa lo generò nel suo cuore , dice S. Bernardo, prima di generarlo nel suo seno . Sì, tutto l’amore, tutta l’adorazione, tutta l’azione di grazie, tutta l’umiltà, tutta l’accettazione del sacrificio, tutta la pazienza e l’abbandono alla volontà di Dio, in breve, tutto ciò che doveva essere più tardi il Cuore di Gesù Cristo fu fin da quel primo momento, per quanto possibile ad una semplice creatura, fu nel cuore di Maria SS.
La Vergine Santa non fece un solo istante aspettare il suo Dio, immantinente essa realizzò la sua sublime vocazione.
Prostriamoci ai piedi della Vergine tutta Santa e promettiamole di corrispondere fedelmente come lei ha corrisposto, alla nostra vocazione e domandiamole la grazia di poter dire a Dio con sincerità di cuore e con lo stesso suo slancio: Signore, eccomi la vostra serva fedele, oggi e sempre .
II. La vocazione di Maria e la nostra
Maria SS. è la nostra mediatrice. Ella è tra Cristo e noi, come Gesù Cristo è mediatore fra Dio e noi. Così Maria entra nella nostra vita in tutti gli istanti, in tutte le occasioni, circostanze della nostra vita soprannaturale per custodirla o per accrescerla dopo che ce l’ha ottenuta.
Far vivere Gesù Cristo, dare, diffondere all’esterno la vita di Gesù Cristo, tale è la missione, la vocazione di Maria. E tale è anche la nostra. Noi siamo in questo mondo per dare a Gesù la vita in noi, e per comunicare la vita di Gesù alle anime che incontriamo, o che ci circondano. Gesù Cristo vuole che ogni cristiano diventi un alter Christus : quando ci ha comunicato la sua vita vuole comunicarcela ancora, affine di averla più abbondantemente, questo è per lui un desiderio insaziabile. Tutto ciò che egli ha detto, fatto e sofferto non ha altro fine che questo: Io sono venuto , dice, affinché essi abbiano la vita e l’abbiano ogni giorno più abbondantemente . Ecco tutto il suo desiderio, ecco il nostro fine quaggiù e in cielo: fare vivere Gesù Cristo in noi.
Quando un’anima è unita a Gesù Cristo, più ne è unita, più ne è riempita, più lo comunica quando anche non facesse nulla per questo. È impossibile che un’anima unita a Gesù Cristo non lo diffonda. Come è impossibile avvicinarsi a un vaso pieno di profumo senza respirare qualche cosa, così non si può avvicinarsi ad un’anima fervorosa e santa senza respirare ciò che si chiama il buon odore di Cristo. Non solo con la presenza un’anima fervorosa comunica Gesù Cristo, essa può farlo in una maniera attiva. Innanzi tutto con la parola, col buon esempio.
3. Testimonianza di Padre Alberto [Inc. , 18]
Ai bambini perché si interessino degli altri bambini
Il Signore, che vuole tanto bene a ciascuno di voi, ha dato la vita a voi invece che ad altri bambini, vi ha dato genitori cristiani, vi ha dato il S. Battesimo, la Cresima, siete felici perché sperate un giorno di andare in Paradiso.
Vuole Gesù, che sappiate che ci sono milioni e milioni di bambini, di ragazzi come voi, che non sono battezzati, che non hanno genitori cristiani, non conoscono il Signore e il suo Evangelo, e che forse non possono salvarsi.
Gesù vuole che anche voi vi interessiate di questi bambini.
Di tutta la gente che c’è in questo mondo, più della metà non sono cristiani e Gesù ha detto che se uno non rinasce cioè nasce di nuovo, col S. Battesimo, può entrare nel Regno dei Cieli .
Interessandoci per la fede degli altri fortifichiamo la nostra, è uno dei mezzi per salvare l’anima nostra. Qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei vostri fratelli, l’avete fatto a me, anche solo un bicchiere d’acqua.
In Paradiso , ha detto Gesù, non saremo soli, ma con le anime che avremo
salvato .
È vero che possiamo salvare le anime anche stando qui, con la preghiera e i
sacrifici, ma è vero anche che Gesù ha detto di andare…
E se non c’è nessuno che parla a loro del Signore, come possono conoscerlo?
Non ci si salva se non amando Dio e il prossimo.
E ha detto agli Apostoli: Andate in tutto il mondo e insegnate a tutte le genti il
Vangelo, battezzate .
Gesù ha detto questo agli Apostoli, ma lo dice anche a tutti i battezzati a noi pure. Egli aspetta che almeno qualcuno di noi vada fin là, in mezzo a quelle genti ancora pagane.
Se pensiamo troppo poco a queste cose, è perché amiamo troppo poco il Signore. Egli vuole che si salvino tutti, tutti. Egli è morto sulla croce per la salvezza di tutti. Occorre che anche noi facciamo di più per le Missioni.
4. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria
Mia buona Madre del Cielo,
che avesti il coraggio
di accompagnare Gesù fino al Calvario
e assistere alla sua agonia
mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù
era fuggiti;
Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima,
insegnami ad amare Gesù,
non con le parole,
ma con le opere,
facendo sempre la volontà di Dio.
Ave, o Maria…
Come è possibile non amare una Madre così buona, che ha molto sofferto per me?
5. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto
Vice postulazione – Bergamo – 8 maggio 2014