1. Testimonianza di Padre Alberto [Testim. missionaria. 1]
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era con lui.
Gesù scese dunque con Maria e Giuseppe e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
2. Riflessione di Padre Alberto [Dopo l’Epifania, 2]
Matteo ha scritto molto bene sulla Sacra Famiglia, dice che il Signore, prima di consumare la Redenzione, ha voluto lasciare a tutti l’esempio più perfetto (della famiglia). Insegna alle classi povere a non lamentarsi, ma accontentarsi del posto in cui Dio li ha messi, stare buoni al proprio posto, (quanti spostati della vita, perché, per ambizione hanno voluto salire in alto?).
S. Giuseppe che aveva ricevuto l’altissimo mandato da Dio di essere il Padre putativo, il custode di Gesù, avrebbe potuto anche chiedere per sé un lavoro più elevato, più nobile, invece, continua a fare il falegname e guadagnare il pane con le sue mani, con Gesù per 30 anni. Ai nobili insegna a non avvilirsi qualora dovessero decadere, e adattarsi a fare umili mestieri, perché, chi più nobili di Maria, Gesù e Giuseppe? Nella sola parola “subditus illis”, c’è tutto l’insegnamento per i figli. La gente, se fa qualche cosa, vuol mettersi in mostra, farsi lodare, Gesù invece, ci insegna a vivere nel nascondimento.
Amiamo la famiglia cristiana. I padroni amino i servi, i figli amino i genitori.
Invochiamo spesso i nomi di Gesù, Giuseppe, Maria che siano a noi famigliari. E domandiamo la grazia di poterli imitare e invocare nell’ultimo istante della nostra vita.
Tre sono i coefficienti della felicità di una famiglia: l’amore, la sottomissione, la l’edificazione.
Maria, pur sapendo la sua superiorità su Giuseppe, vive a lui obbedientissima, e l’aiuta in tutto. Giuseppe e Maria vedono in Gesù la loro gioia e lo aiutano in tutto.
Dio, creatore del cielo e della terra, a cui ogni essere obbedisce, nella casetta di Nazaret pare (nascondere) la sua onnipotenza e ubbidisce a Giuseppe. Chissà quali mirabili esempi di virtù in quella casetta, dove, si può dire, fecero convegno tutte le virtù.
Se consideriamo la famiglia moderna, vediamo come la causa delle discordie, delle orribili piaghe morali, delle tragedie, sempre sono dovute al fatto che in esse si è allontanato Gesù. “In vanum laborant qui aedificant”… Facciamo in modo che nelle nostre famiglie ritorni Gesù. Con Lui ci saranno i coefficienti della felicità di essa, se vogliamo che, nell’arido deserto della vita, la nostra famiglia sia un’oasi di felicità.
Doveri dei figli versi i genitori
Doveri dei genitori. Vigilanza su quello che fanno. Maria e Giuseppe avrebbero potuto, essendo stanchi, aspettare l’indomani, invece, pur essendo notte, ritornano, per 3 giorni e per 3 notti! Vigilare su ciò che fanno, specie in certi momenti! “Crescebat in aetate et sapientia”. S. Giuseppe gli insegnò il mestiere del falegname, non lo fece un intellettuale, gli diede l’istruzione religiosa.
3. Testimonianza di Padre Alberto [Testim. missionaria, 7]
In Missione si è strumenti nelle mani di Dio. Ciò è di conforto, motivo di grandissima gioia. Viaggiavamo un giorno con un automezzo e attraversavamo un paese dove non ci sono sacerdoti, nella diocesi di S. Luis. Un pineu della macchina si sgonfiò proprio lì nel paese. Ci fermammo per il cambio della ruota. Mentre attendevo, arriva un uomo tutto di corsa: “Padre, venga subito, sta per morire” e mi spiegò che chi stava male era una peccatrice pubblica. Entrai in una casa molto povera. Sul giaciglio, una donna ancora abbastanza giovane che a stento respirava, pallidissima. Subito mi disse: Padre, ho sempre chiesto alla Madonna, durante tutta la mia vita, che potessi avere la grazia di Confessarmi prima di morire. E, contenta per la grazia ricevuta, fece molto bene la sua confessione. Le somministrai anche gli Oli Santi. Dopo 2 giorni ero di ritorno e passando per quello stesso luogo seppi che quell’ammalata era già stata portata al Cimitero.
Quante volte, amministrando i Santi Oli, ho visto ricuperare la salute senza nessuna medicina. Ricordo benissimo una vecchietta alla quale avevano già applicate tutte le medicine indicate per lei; era ormai senza speranza di poter sopravvivere, umanamente parlando. Avvisai i parenti che era bene amministrarle il Sacramento dei malati. Chiesi alla vecchietta se era contenta di ricevere i Santi Oli. Mi disse contentissima “Graças a Deus”. Cominciò a star bene in quella stessa ora, e vive ancora. Non ho mai incontrato alcune che alla proposta di amministrare gli Oli mostrasse qualche difficoltà ad accettarli. Il medico che si trova nella possibilità di aiutare l’anima del malato liberandolo con la S. Confessione dalle cause che molte volte sono responsabilità delle malattie del corpo, e dandogli Gesù vivo con la S. Eucaristia che è la vita, il vero medico, si vede aiutato nel modo migliore nel suo compito di curare i malati. L’uomo è corpo e anima, e quando questa è in pace con Dio, il malato sopporta con molta maggior serenità la malattia fisica; quando la gioia, è nel cuore, ciò che per il cristiano è la presenza di Dio in noi, anche l’andamento della malattia, in molti casi, è ben più favorevole – come tutti i medici ve lo possono attestare.
E’ sacrificio lasciare la famiglia per andare in Missione, in compenso Dio si manifesta benissimo nei suoi poveri, e ci protegge e si serve di noi per realizzare i suoi disegni nelle anime. E’ veramente la più bella grazia che si può desiderare in questo mondo, il Sacerdozio e la vocazione Missionaria: chiedetela a Dio per i vostri figli, e i giovani cerchino di meritarsela con la preghiera specialmente, perché il Signore disse: “tutto quello che chiederete al Padre mio in mio nome, Egli ve lo darà”.
4. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria
Mia buona Madre del Cielo,
che avesti il coraggio
di accompagnare Gesù fino al Calvario
e assistere alla sua agonia
mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù
era fuggiti;
Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù,
per salvare la mia anima,
insegnami ad amare Gesù,
non con le parole,
ma con le opere,
facendo sempre la volontà di Dio.
Ave, o Maria…
Come è possibile non amare una Madre così buona, che ha molto sofferto per me?
5. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto
Vicepostulazione – Bergamo – 9 gennaio 2014