Febbraio 2018

Febbraio 2018

47. Preghiamo con il Servo di Dio

Padre Alberto Beretta

1. Parola del Signore (Matteo, 26,26-29)

Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».

2. Dagli scritti di Padre Alberto [Eucaristia, 15]

L’Eucaristia e i suoi effetti

E’ volontà e desiderio di Gesù che mangiamo di questo pane Eucaristico, perché ci vuole tutti salvi e sa che noi, senza di Lui, non sappiamo fare niente per la vita.

Per facilitarci, ha scelto il pane e il vino, gli alimenti più comuni, nascondendo la sua divinità e la sua umanità.

Se avessimo la possibilità di vederlo nello splendore della sua Gloria o morente sulla Croce, chi avrebbe il coraggio di avvicinarsi a comunicarsi? Quanta sapienza di Gesù, nello scegliere questo mezzo, tanto facile e comune. 

(A niente valgono le discolpe: io non sono degno…= nessuno è degno, io sono peccatore… è proprio per questo, perché solo davanti ad un’anima che necessita del medico e della medicina = Per farci capire che come il pane è necessario per il corpo, così il pane Eucaristico è necessario per il sostegno della vita spirituale). Lì c’è Lui, Uomo Dio Vittima, immolato per noi. Il sacrificio è sempre stato il mezzo preferito per adorare Dio; la vittima perfetta è Gesù.

“Tutte le volte che mangerete questo pane, e berrete questo calice, annuncerete la morte del Signore finché Egli venga”.

La celebrazione Eucaristica di conseguenza è una memoria perenne, del grande atto d’immolazione e d’amore sul Calvario.

Questo ci affermano le Sue parole: “Questo è il mio Corpo che è consegnato per voi… Questo è il Nuovo Testamento nel mio Sangue, che è versato per voi”. Secondo le parole di Cristo, infine, il sacrificio Eucaristico è la rappresentazione, la rinnovazione reale, sebbene sacramentale, del sacrificio della croce.

Effetti dell’Eucarestia sull’anima.

Effetti dell’Eucarestia sul corpo.

L’alimento Eucaristico, secondo S. Tommaso, non agisce soltanto sulla nostra anima, ma anche sul nostro corpo.

1. Conserva la vita di grazia: “Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue, rimane in me ed io in lui. Chi rimane in me ed Io in lui, questo da molti frutti. Questo, è il pane disceso dal Cielo: chi mangia di questo Pane vivrà in eterno”.

2. Aumenta la vita di grazia… Maria piena di grazia = il tesoro di Dio, valore infinito… 

San Paolo: “cresciamo in tutto, arrivando a Colui che è il nostro capo Cristo… penetriamo nel suo modo di pensare, procedere, di chiedere, sentire, di parlare, agire, di lavorare, soffrire”. Il SS. Sacramento non si trasforma in noi come succede col pane e col vino, ma in un certo modo noi siamo trasformati in Lui…

3. Estirpa il peccato veniale, cancella i peccati, perché il peccato veniale debilita il fervore della carità. La Comunione aumenta la virtù della carità, il fervore, aumenta l’amore e infiamma e spinge agli atti di carità, curando i danni giornalieri dovuti alla debolezza umana.

4. E’ fonte di santa allegria. “Hai dato loro un pane disceso dal cielo … che porta in sé ogni dolcezza”.

Ancora produce allegria. Per virtù della Comunione l’anima è spiritualmente confortata e stimolata all’attività “Caritas Christi urget nos” = ci costringe. Noi chiediamo: Sangue di Cristo inebriami.

Nel corpo comunica la salute, alle volte istantanea, come la consolazione, sempre fa bene.

5. La Comunione: “Sacramento di pace e d’amore” non solo simboleggia, ma anche promuove l’unione, produce l’amore al quale lo concilia. Pane = molti grani. / Vino = molti chicchi di molta uva = mistero della nostra unità e della nostra pace.

Il Banchetto Eucaristico esorta alla concordia e all’amore. Tutti partecipano di un unico pane.

E’ la forza più efficiente per stabilire la concordia.

6. Pegno di vita eterna.

Conclusione: 

* amiamo l’Eucarestia, siamo fermi. Vediamo di non essere della categoria di quegli ingrati del Vangelo.

* Umiltà: Signore non sono degno – l’anima in Grazia di Dio.

* Fiducia.

* Lode e ringraziamento dopo la Comunione.

* Richiesta.

3. Invocazione di Padre Alberto alla Vergine Maria

Mia buona Madre del Cielo, 

che avesti il coraggio di accompagnare Gesù fino al Calvario 

e assistere alla sua agonia 

mentre gli Apostoli e gli amici di Gesù erano fuggiti; 

Tu che hai molto sofferto, insieme con Gesù, per salvare la mia anima, insegnami ad amare Gesù, 

non con le parole, ma con le opere, 

facendo sempre la volontà di Dio. 

Ave, o Maria…

Come  possibile non amare una Madre cos buona,

che ha molto sofferto per me?

4. Chiediamo l’intercessione di Padre Alberto

O Dio, che in Cristo Gesù hai rivelato il tuo volto di Padre

che si china e si prende cura dei poveri, 

dei sofferenti, dei malati e dei piccoli,

accogli la lode e il ringraziamento 

per averci donato in Padre Alberto Beretta 

un tuo strumento di amore e di compassione.

Accogli oggi la nostra supplica e per sua intercessione 

concedici la grazia di cui abbiamo tanto bisogno.

Possiamo anche noi sperimentare il tuo amore di Padre

e così, nella gioia dello Spirito Santo,

rendere la nostra vita un inno di lode alla Santissima Trinit

e diventare segni del tuo amore verso i nostri fratelli bisognosi.

Gloria al Padre…

Vice postulazione – Bergamo – 8 febbraio 2018

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